venerdì 5 luglio 2024

SPARTACUS martedì 2 luglio 2024

Locandina dello spettacolo

WOW!!

Sto per scrivere di uno tra gli spettacoli indiscutibilmente più belli che io abbia mai visto,,,

Questo allestimento di Spartacus, portato in occasione del 72esimo Festival di Lubiana, rappresenta la perfezione di quanto vado cercando da sempre in uno spettacolo: qualità degli interpreti, allestimento, musica dal vivo...che meraviglia!

È la versione con la quale abbiamo conosciuto Spartacus nella parte occidentale dell'Europa, partorita dalla mente geniale di Yuri Grigorovich, per anni zar assoluto e dispotico del Teatro Bolshoi di Mosca ma indubbiamente un genio per aver saputo costruire uno spettacolo inossidabile, indistruttibile e indiscutibile che tiene, riempie e dirompe le scene da quasi sessant'anni, con folte schiere di legionari in gonnellini e pastori in costumi di lana. Nelle gambe e nei corpi dei danzatori dell'Opera di Astana questa coreografia diventa ancora più impressionante: l'unisono degli ensemble è tale che le frange dei gonnellini degli uomini, o dei decori pendenti di quelli del corpo di ballo femminile, oscillano all'unisono! Tante volte ho suggerito a voi, miei adorati lettori, di darvi da fare per vedere uno spettacolo: questa volta sarà ancora più difficile, ma provateci in tutti i modi e me ne sarete grati! Non ho molto più da dire se non celebrare la bellezza e la perfezione di questa esecuzione...


Dalla stella  Bakhitiyar Adamzhan che era Spartacus al suo antagonista Arman Urazov nel ruolo di Crasso, così come le perfette Phrygia: Madina Unerbayeva e Aigerima Beketayeva, rispettivamente Firgia ed Egina, senza dimenticare il Gladiatore di Serik Nakyspekov, tutti danzano magnificamente, profondamente, completamente, generosamente, sia che si tratti dei superlativi grand saut de chat in diagonale di Bakhitiyar o dell'intensità interpretativa di tutti loro, l'emozione è sempre pronta a toccarci e coinvolgerci.

L'Orchestra Filarmonica Slovena è stata a sua volta impeccabile in tutte le sue sezioni: dagli ineccepibili ottoni, ai raffinatissimi archi fino alle esplosive percussioni! Sicuramente anche grazie alla profonda conoscenza della partitura da parte del Maestro Abzal Mukhtidin, che li ha condotti egregiamente, al punto che sembrano suonare solo la meravigliosa musica di Aram Khachaturian quotidianamente. Toccante, come sempre, il contributo del Coro Femminile della stessa istituzione nella scena del Requiem finale.  

Un sentito ringraziamento al Direttore del Festival di Lubiana Darko Brlek per aver portato uno spettacolo così meraviglioso!

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