Bellissimo!
Perfetto!
Strepitoso!
Andate ovunque lo incontrerete perché vale più del costo del biglietto.
Riassumendo brevemente posso dire che il lavoro fatto da Federico Bellone è ineccepibile, con una regia equilibrata, attenta e ricca di freschi guizzi, con una scenografia incantevole, mastodontica e indimenticabile. Che le luci di Valerio Tiberi meriterebbero un premio, così come gli effetti speciali di Paolo Carta. Costumi, acconciature e trucco di Chiara Donato sono di indiscutibile bellezza. Le coreografie di Gillian Bruce sono storicamente adeguate e, laddove non sono storiche, sono totalmente integrate e perfettamente fuse con la regia. Delle musiche, del libretto e delle orchestrazioni di Andrew Lloyd Webber, delle parole delle canzoni di Charles Hart e delle aggiunte di Richard Stilgoe, si scrive da quasi 40 anni e non mancano certo le mie parole...
Posso ancora aggiungere che Ramin Karimloo è IL fantasma: vocalmente ineccepibile, presenza scenica indiscutibile e un ruolo che sembra creato su di lui; Amelia Milo è una perfetta Christine, con una voce angelica che generalmente mi da sui nervi ma che stavolta mi ha toccato l'anima; il Raoul di Bradley Jaden è di autorevole bravura e bellezza, così come simpatici e ineccepibili sono Earl Carpenter, Ian Mowat e tutto - TUTTO! - il resto del cast che trovate nella locandina dello spettacolo e che non riporto perché sarebbe una lista interminabili di grandissime professionalità, molto meglio raccontate sul sito del Teatro.
La direzione musicale di Julio Awad merita un premio a parte per l'angusto spazio in cui si è dovuta esprimere, senza farci mancare nulla in qualità e attenzione alla scena.
Grazie alla direzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia per aver rischiato con questa avventura, regalando al suo pubblico due ore e mezza di rapimento, bellezza e altissime professionalità che non dimenticheremo presto!