
Una vera "americanata", ma anche una bella occasione per passare due ore con il naso all'insù, come dei bambini...
Parlo di "The Illusionist" lo spettacolo che ha debuttato in prima, ed esclusiva, nazionale al Politeama Rossetti di Trieste, restituendo a questo illustre palcoscenico il genere di spettacoli per il quale era stato costruito: spettacoli circensi e colossali, vaudeville, musical...mancano solo gli spettacoli equestri!
Questo spettacolo fila via velocissimo, come una macchina da guerra, oliata e pronta a sparare colpi, come sempre quando si tratta di produzioni di questo livello e provenienti da paesi anglosassoni.
"The Illusionist" è un contenitore magico e sfarzoso nel quale trovano casa alcuni fra i migliori illusionisti di tutto il mondo, specializzati in tecniche che vanno dalla prestidigitazione all'escapologia, dal mentalismo alla cartomagia, dalle grande illusioni al bizarre magic, capaci di far sembrare magia una "semplice" illusione ottica.
Sottolineati da splendidi e fantasmagorici effetti luce, da una scatenata rock band, da costumi gotici total black con borchie e da un gruppo di ballerini, abbiamo visto numeri in cui apparivano colombe, si staccavano teste, apparivano corpi segati a metà, si indovinavano pensieri, sparivano orologi e i fazzoletti di carta diventavano nevica!

Philip Escoffey che ha sorpreso la platea con la sua "capacità" di prevedere il pensiero del pubblico: Kevin James che è riuscito a trasformare un fazzoletto di carta in una nevicata oppure in una rosa vera, con tanto di spine; Jeff Hobson, uno di cui aver paura vista l'abilità nello sfilare orologi o nel far apparire/sparire uova.
In mezzo a tutti questi personaggi, era tutt'altro che stonata la presenza del nostro Davide Calabrese, celebrità triestina e leader degli Oblivion, che aveva il ruolo di traduttore simultaneo, ma che si è immediatamente riciclato in performer a sua volta, rubando la scena, e gli applausi, ai padroni di casa.
Insomma, due ore di svago puro, di ritorno all'infanzia, all'epoca in cui credevamo in tutto e non vedevamo ancora gli aspetti meno gradevoli della vita...due ore che in questo momento di crisi valgono tanto! Teatro stracolmo, fiumi di applausi, inizio scintillante, ma finale sottotono.
Calabrese dovrebbe un po' migliorare il suo inglese a mio avviso ;)
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