venerdì 2 marzo 2018

TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE giovedì 1 marzo 2018

Locandina dello spettacolo

Avendo lavorato per 30 anni nel mondo dello spettacolo, spesso mi trovo di fronte alla difficoltà di dover scrivere di qualche produzioni creata da colleghi e amici di lunga data: la difficoltà è data dal cercare di restare imparziali, senza offendere un'amicizia!

In questo caso è il deus ex machina di questa produzione di Tutti insieme appassionatamente, Fabrizio Angelini, regista, coreografo e anche interprete, che conosco dai tempi in cui entrambi frequentavano l'Accademia Nazionale di Danza a Roma.
Poco devo raccontarvi della storia di questo capolavoro di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II che è stato reso immortale anche grazie alla versione cinematografica interpretata da Julie Andrews e Christopher Plummer, che sicuramente tutti conoscete perfettamente.

Venendo al lavoro di Fabrizio, la regia è tradizionale ed estremamente curata, il cast ben rodato, le controscene attente e calibrate, le coreografie dei numeri d'assieme riuscite ed efficaci: bravo Fabri!

Venendo all'altro artefice della Compagnia dell'Alba, devo dire che la direzione musicale dello spettacolo, con cori a cappella, canzoni che passano dal canto moderno a quello lirico, note e difficoltà a pacchi, è brillantemente risolta da Gabriele de Guglielmo, un eccellente musicista e un eclettico interprete nel ruolo protagonistico del Colonnello Von Trapp.
Accanto a lui una brillante, deliziosa, precisa Carolina Ciampoli scolpisce un'indimenticabile interpretazione di Maria Rainer.
E' brava e divertente anche la Madre Badessa di Monja Marrone che affronta con coraggio l'impervia Climb every mountain uscendone a testa alta.
Un bravo generale va ai 7 figli del colonnello Von Trapp che si distinguono per professionalità, precisione e simpatia e a tutto il resto del cast che affronta con piglio e giovanile ardore uno spettacolo tutt'altro che semplice.

La versione che la giovane ma affermata Compagnia dell'Alba mette in scena, potrebbe giovare di qualche taglio nel primo atto e di una diversa concezione scenografica: è comprensibile che i costi per portare in tournée una scenografia costruita siano inaffrontabili ma, alla soluzione proposta che risulta veramente misera, sarebbero preferibili a mio avviso anche solo delle proiezioni, magari  in videomapping, anche sugli anonimi teli che dominano il fondale per tutto lo spettacolo. I costumi sono un gradino sopra ma soffrono anche loro di lieve pochezza e poca cura dei dettagli che risultano graziosi da vicino ma poco efficaci nell'esaltazione del palcoscenico.

E' uno spettacolo molto piacevole e curato che vi invito ad andare a vedere nelle ultime repliche fino a domenica 4 marzo, sempre al Politeama Rossetti



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