venerdì 20 marzo 2015

marzo LES BALLETS TROCKADERO' DE MONTE-CARLO 18 marzo 2015

Locandina dello spettacolo


Mannaggia. Mi ero illuso in un cambio di direzione, invece la novità assoluta mi ha fatto capire che i Trocks continuano ad andare in una direzione che non mi piace.
Ahimè, sono andato a rileggere quanto avevo scritto in occasione di un'altra visita de Les Ballets Trockaderò de Monte-Carlo e, fatto salvo il cambio di alcuni titoli, riscriverei le stesse identiche cose.


Il secondo atto de Il lago dei Cigni è ancora migliorato nella direzione satirica/goliardica....ancora più gag e ancora più divertente.
Il passo a due da Le Corsaire è danzato egregiamente ed è un piacere vederlo, anche grazie alla splendida fisicità ed alla superba tecnica di Laszlo Major.
Segue una spassosa parodia del pas de six da Esmeralda: strepitoso! Meravigliosa Nina Immobilashvili (al secolo l'italiano Alberto Pretto) espressiva e melensa quanto richiede un ruolo romantico come questo, veramente squisita.
Chiude il secondo tempo l'inossidabile, immarcescibile Morte del Cigno: esilarante e perfetta come sempre.

Il problema ritorna con la suite dal Don Chisciotte. Nonostante la bravura dei danzatori (in testa a tutti Paolo Cervellera che ci regala un Basilio con i fiocchi, degno delle migliori compagnia istituzionali) mi tocca ripetermi...

"Il terzo tempo, vede in scena il “Grand Pas” da “Paquita che i Trockadero eseguono quasi integralmente, con rigore filologico e un po’ di noia da parte nostra: che senso ha tutto questa apparente serietà? Aldilà di una ballerina in tutù con gli occhiali, di una caduta a mo’ di domino di una fila di ballerine, nulla altro succede di comico. L’intenzione è quella di mostrare la bravura dei ballerini? Bravi ma, onestamente, come uomini non un granché e come donne sono inguardabili per le linee mozze dei piedi, la poca grazia e uno stile farraginoso…non ci è molto chiaro… Onestamente avremmo preferito invertire il primo e il terzo tempo per lasciare nel pubblico il gusto del divertimento e il senso di questa compagnia: divertire divertendosi!"

Rimango della stessa opinione: di questo Don Chisciotte non afferro proprio il senso. Non si capisce niente della vicenda (che invece si presterebbe ad infiniti scherzi), mentre non ci viene risparmiata neanche una variazione di grande tecnica. Ma chi se ne importa? Preferisco vederle danzate da una donna, con classe, eleganza e misura....se vado a vedere degli uomini che danzano al posto delle donne, voglio divertirmi...o no?

Teatro pieno e pubblico in visibilio






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