sabato 7 marzo 2015

BRACHETTI CHE SORPRESA 4 marzo 2015


Locandina dello spettacolo   
Arturo Brachetti è uno dei personaggi che più amo nel mondo dello spettacolo: lo seguo dall'epoca di Varietà, uno spettacolo del 1984 di Maurizio Scaparro con le coreografie di Gino Landi, che lo portò in Italia, reduce dai grandi successi d'oltrealpe. Grande nella sua arte, quella del trasformismo, creativo e curioso personaggio nel proporsi in vesti sempre nuove, mi lascia perplesso solo quando recita.

Questo nuovo Brachetti, che sorpresa marca un netto ritorno al varietà teatrale, al vaudeville dove diversi artisti riempivano una stessa serata, offrendosi reciprocamente i tempi per i necessari cambi e le riprese di fiato! Curioso rivedere un contenitore simile nel 2015...anche se la durata è quella che lo spettatore odierno riesce a sopportare: un atto unico di 90 minuti circa.
Il pubblico va in visibilio e inizia a sognare quando Brachetti propone la prima carrellata di travestimenti, anzi di svestimenti, visto che entra in scena farcito di costumi, arriva alla quasi nudità di un fachiro e si ricopre nuovamente di personaggi sempre fantasiosi, sempre magnifici. Bravura immensa la sua e anche di chi lo aiuta dietro le quinte. In questa occasione ci offre altri due aspetti del suo essere artista, mostrandoci come usa le mani per creare bellissime ombre cinesi e come sa gestire la sabbia su una lavagna luminosa creando disegni che diventano storie....grande Arturo!

Lo spettacolo ha una trama esile e, come spesso capita in questi casi, del tutto inutile. Dal mio punto di vista preferirei un collante fatto di immagini, piuttosto che di parole affidate ad artisti che sono poco attori e che risultano enfatici o poco chiari. 

Affianco a Brachetti appaiono Luca&Tino, revisione odierna della grandi coppie di comici, come Gianni&Pinotto; lo strepitoso Luca Bono, un'illusionista che maneggia carte e colombe con la stessa leggerezza; Francesco Scimemi, instancabile affabulatore e principe del calembour che riesce a stravolgere l'immagine di alcuni poveri ed ignari spettatori, dopo averli invitati sul palco. 

Insomma un'ora e mezza di spensierata allegria, coordinata magistralmente dalla mente fervida e inarrestabile del regista Davide Calabrese, supportata da un ottimo disegno delle luci (notevole l'uso del laser), fumi e costumi, con una scenografia ottenuta con il video mapping di notevole effetto....insomma tecnologia e tradizione all'italiana!

Pubblico entusiasta, Politeama Rossetti pieno mercoledì 4 marzo 2015 in occasione della prima replica triestina, serata da ricordare.



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