lunedì 18 febbraio 2013

CENERENTOLA Balletto di Milano 16/02/2013

Ma che inaspettata e piacevolissima sorpresa!! La Cenerentola ideata da Giorgio Madia per il Balletto di Milano, compagnia di altissima qualità diretta con infinito amore e pazienza da Carlo Pesta e Agnese Omodei Salé, é un piccolo e preziosissimo gioiello.
Arricchita da un allestimento di grande finezza ad opera di Cordelia Matthes con linee degli abiti che si ispirano agli anni cinquanta del secolo scorso (non dimenticheremo facilmente la fantasia biedermeier che ricopre le pareti delle scenografie nonché l'abito della protagonista, quasi per annientarla nei fondali) il BdM presenta una produzione matura e di ottima qualità. Ad iniziare già dalla ouverture quando, in silohuette, assistiamo all'antefatto della vicenda di Cenerentola prima orfana di madre, poi di padre, poi vittima del terribile trio matrigna e sorellastre: un momento che da solo varrebbe già tutto lo spettacolo. 


E la serata prosegue così, piena di idee e di giochi di magia: dalla fantasiosa carrozza che vedete nell'immagine sottostante alle scarpine perse che puzzano; dalle magie della fata alle gag del trio, Madia rivela, anzi conferma grandi doti teatrali e registiche.

Tornando alle sorellastre, stavolta sono proprio perfide! Non di maniera, come siamo abituati a vedere nelle versioni più conosciute, ma proprio perfide e stizzose come solo certe drag queen sanno essere. Sono più figlie della versione Nureyev che di quella di Frederick Ashton e sono veramente spassosissime: a farle vivere troviamo i talentuosissimi Duilio Ingraffia e Federico Veratti.
La Cenerentola di Giulia Paris è un cammeo di stile e di pulizia tecnica. La danzatrice Paris è studiata dalla punta dei capelli fino a quella dei piedi, con un'intelligenza artistica rara e apprezzabilissima. Carismatica, solare, accattivante, non molla mai la tensione interpretativa: brava! A proprio agio nella "sua" compagnia, non sfigurerebbe in compagnie internazionali che praticano il repertorio neoclassico.


Continuando con il settore "femminile", non possiamo dimenticare l'austera, frigida e straperfida matrigna di Alessandro Orlando e la dolce e biondissima Fata interpretata da Martina De Dominicis che fa il verso a tante attrici svampite e sexy del grande schermo: da Jean Harlow a Marylin Monroe, da Cameron Diaz a Uma Thurman.




Il Principe Azzurro per antonomasia è l'atletico Martin Zanotti, dalle meravigliose pirouettes finite sempre rallentate e in perfetto aplomb. Dotato di un ballon elastico, costruisce il suo personaggio con perizia e simpatia. I deliziosi valletti erano Akos Barat e Fabrizio Gallo

La struttura drammaturgica pensata da Madia è snella, ma brillante ed efficacissima. Lo spettacolo vola via in un soffio e ne vorremmo ancora. Usa un collage musicale tutto su brani di Rossini che farà rabbrividire i musicofili puristi (tanto all'idea che sia uno spettacolo di danza rabbrividerebbero comunque! ;-) che però è funzionale e molto gradevole.
La regia è molto curata: primi piani e controcampi, cinematograficamente parlando, sono ugualmente costruiti e credibili e la vicenda non si ferma mai.
Il momento più fragile e il passo a due di Cenerentola con il suo Principe che resta indeciso tra l'interpretativo e il tecnico, sciupando l'occasione di assestare ancora un punto vittorioso. 
Il resto è veramente ben confezionato e godibilissimo: bravo Giorgio!

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