martedì 18 dicembre 2018

LO SCHIACCIANOCI - RACCONTO DI NATALE martedì 18 dicembre 2018

Locandina dello spettacolo

Potevo mancare di andare a controllare uno dei miei corpi di ballo preferiti in occasione della ripresa annuale de "Lo Schiaccianoci - Una favola Natalizia"?!? Certo che no! E, infatti, sono andato.

La Compagnia di Balletto della SNG di Lubiana, in Slovenia, propone da parecchi anni questa bella, intelligente ed elegante versione de "Lo schiaccianoci" ad opera di Youri Vamos, che rappresenta una valida alternativa agli allestimenti più tradizionali. Vamos ha unito il libretto originale di Marius Petipa (che si era rifatto all'adattamento di Dumas del racconto di Hoffman "Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi") al Racconto di Natale di Charles Dickens, scrivendo una storia nuova, efficace e con una morale di fondo molto più accattivante delle complicate e nascoste letture psicologiche del testo tradizionale. 
A parte questa interessante idea di mescolare queste due vicende che hanno il comune denominatore nel Natale, l’aspetto più interessante è la personalissima cifra coreografica che Vamos dimostra ed elargisce a piene mani. Siamo pieni di coreografi che possiamo definire “seguace di”, “figlio di”, “ispirato da”. Vamos, nonostante non abbia raggiunto la fama planetaria di Balanchine, di Bejart, di Forsythe è un coreografo unico ed estremamente interessante. Ogni passaggio, ogni presa, ogni passo, esula dalle convenzioni o dalle regole del “bravo coreografo”, denunciando evidentemente un bisogno personalissimo e unico, la necessità di coreografare per esprimere un mondo privato molto ricco e interessante. 


E' divertente e intrigante vedere come nei sogni di Scrooge le persone che abitano il suo stesso villaggio diventano i protagonisti del suo sogno, anzi, incubo: quindi il poliziotto inglese, il tipico Bobbie, si trasforma nello “Spettro della morte”, Bob Cratchit diventa il solista maschile della danza spagnola, e così via. Nel finale, e ancor più nei ringraziamenti,  il coreografo si diverte a svelare questo gioco di doppi creando un divertito gioco di smascheramenti e sorprese.
Ha inoltre l'enorme merito di aver rimosso gli inutili e poco credibili topi, le danze sociali dei parenti e tutte le lungaggini del primo atto di qualunque versione.
Infine, credo di non aver mai visto bambini, anche molto piccoli, così attenti e rapiti da quanto succedeva in scena in nessuna altra versione
L'unica pecca sono i tagli e i montaggi rispetto alla partitura originale, alcuni veramente selvaggi...
L'allestimento di scene e costumi ad opera di Michael Scott è di buona fattura e di ottima levatura e lo stesso si può dire per le luci di Klaus Garditz.

La compagnia slovena è una delle mie protegée e continua a dimostrarsi all'altezza delle aspettative. Pieni di energia, puliti, assieme e molto generosi, riescono a rendere chiaro e nitido ogni passaggio della coreografia di Vamos così veloce, complessa e piena di movimenti! In questa prima ripresa avrebbero forse avuto bisogno ancora di un paio di prove, considerando che hanno finito le repliche de Il lago dei cigni soltanto da qualche giorno...

Lo Scrooge di Tomaz Horvat è stato musicalissimo ed espressivo; Ana Klasnja deliziosa e sbarazzina, ha dimostrato ancora più forza e leggerezza nel ruolo da Prima Ballerina che la Direttrice della compagnia, Sanja Neskovic Persin, le ha affidato. Splendida prova anche per Kenta Yamamoto che è stato un partner sicuro e un solista affidabile, tecnicamente molto più fluido che in passato.

Marin Ino si conferma nata per fare lo Spirito del Natale: un ruolo veramente impervio tecnicamente che lei sciorina tecnicamente con una semplicità incredibile, abile nel cesellare tutti i singoli passaggi dell'intricata coreografia di Vamos: brava!
Seducente, con un pizzico di gay follia lo Spirito della Morte di Petar Dorcevski: padrone della scena e tecnicamente saldo anche nella Danza Spagnola del secondo atto.
Bene tutti i solisti, in particolare Filippo Jorio che è riuscito a passare dai soldati del primo atto alle tre coppie soliste dei Fiocchi di neve, dalla Danza Russa al quartetto solistico del Valzer dei fiori senza cedere di un sorriso e di una quinta posizione: bravo!

Anche il Maestro Aleksandar Spasic avrebbe avuto bisogno ancora di qualche prova per legare maggiormente i suoni dell'Orchestra del Teatro Nazionale.

Teatro sold out, e lo sarà anche in molte delle prossime recite, e pubblico entusiasta!

2 commenti:

  1. Sempre godibilissima la tua analisi: solo non ho capito cosa vuoi dire con "ion" in : "rapiti da quanto succedeva ion scena in nessuna altra versione"...

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  2. Correggo subito, mio instancabile correttore <3

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