giovedì 26 novembre 2015

PEER GYNT 24 novembre 2015

Locandina dello spettacolo 

Raramente incontro un vero talento, o perlomeno quello che a me appare come tale. Ma quando lo incontro, mi emoziono e lo celebro con la massima devozione possibile.
Il talento che mi urge celebrare è quello di Edward Clug, un coreografo di orgini rumene che dirige la SNG di Maribor dal 2003. La sua visione della danza è stata, all'inizio della sua carriera coreografica, molto nervosa, fatta di piccoli movimenti scattanti, quasi nevrotici, permeata da una certa tensione di fondo, da una tetra malinconia. Quanto tempo sia passato dalle prime coreografia (Tango e Radio&Juliet) è facilmente percepibile da questo sua ultima, recentissima creazione: il tratto è diventato più disteso, ha affinato la capacità di raccontare una storia ed è capace di sorprendere continuamente il pubblico, con momenti ironici ma anche intensi, padrone di un linguaggio coreografico personale e molto musicale.


Questo Peer Gynt andato in scena allo Cankarjev Dom di Lubiana, grazie ai complessi artistici dell'Opera di Maribor, è a mio avviso, la summa delle capacità artistiche di Clug, una sorta di manifesto del suo universo creativo, nonchè un vero chef d'oeuvre.

Raccontare una storia complicata come quella che Henrik Ibsen ha concepito per far vivere il giovane e scapestrato Peer, è difficilissimo, tant'è che lo stesso autore lo aveva scritto in versi, destinandolo alla lettura, non alla messa in scena.

Complicato anche perché la vicenda si svolge in numerosi luoghi, diversissimi tra loro: in Egitto, in Norvegia, in un bosco, nel buio più assoluto, tutte situazioni che richiederebbero infiniti cambi di scena. Edward Clug riesce nel compito ancora più arduo, di rendere tutto questo usando un'arte muta, la danza. Eppure riesce a farci capire perfettamente l'umore, il pensiero e gli stati d'animo della madre di Peer Gynt, delle donne che ama e abbandona, dell'uomo che cerca di ucciderlo con un'accetta, della morte che lo aspetta e da cui lui riesce a liberarsi, del passare del tempo, della follia. Sembra tanto, e lo è, ma le due ore di spettacolo filano via veloci e indimenticabili, aiutati dalla bellissima musica di Edvard Grieg che l'Orchestra e il Coro della SNG di Lubiana hanno eseguito con maestria e sensibilità. Merito anche della direzione orchestrale di Simon Robinson, attento a non sovrastare la scena ma neanche a sottostare alla danza. Ringrazio ed elogio anche Maja Gombac per il tocco leggiadro ma incisivo nel grande protagonismo che il pianoforte ha in questa partitura.

Vi allego un link al video dello spettacolo presente su YouTube che da un'idea ma, credetemi, è molto riduttivo e sottolinea solo quella certa nervosità della danza di Clug: lo spettacolo intero è tutt'altro. Ma mai come questa volta ho bisogno di qualche immagine che mi aiuti a raccontarvi le tante, infinite suggestioni che Clug ci regala. Andate a vederlo in una delle tante date che farà in Slovenia e presto anche in Italia.
Bellissime le scenografie di Marko Japelj: essenziali ma tutt'altro che scarne, con il bellissimo anello del primo atto, la montagnola che riappare nel secondo e il bellissimo aeroplano/giostra per bambini che strappa sorrisi a tutti gli spettatori. Interessanti e adeguati anche i costumi di Leo kulas.

Peer Gynt è lo strepitoso Milos Isailovic, cui Clug regala un bellissimo assolo, dopo la scena dell'ospedale nel secondo atto: forte, presente, duttile, affascinante, generoso...danza con tutto se stesso, come se fosse la prima rappresentazione o come se non ci fosse un domani...bravissimo! Ma tutta la compagnia è in forma, in grandissima forma. Ancora più svecchiata, piena di personalità originali e diverse tra di loro, che la rendono unica: dovrei citare tutti gli interpreti, ma proprio tutti, e allora vi rimando direttamente alla locandina dello spettacolo dove sono citati, sottolineando semplicemente che sono stati strepitosi dal primo all'ultimo. 

Grazie Edward! Mi hai fatto conoscere un'opera che conoscevo solo per la splendida partitura di Grieg: ora grazie a te, ho anche delle immagini da associare alle note...



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