mercoledì 11 ottobre 2017

MACBETH sabato 7 ottobre 2017

Locandina dello spettacolo

Dei tre spettacoli coreografati da Masa Kolar che ho visto finora, questo è quello che mi è piaciuto di meno e mi dispiace doverne scrivere così al suo debutto come Direttrice della compagnia di danza del Teatro Nazionale Croato Ivan Zaijc di Fiume.

Questo Macbeth è un'operazione perfetta sulla carta, avendo una trama che funziona da secoli, un'eccellente coreografa e una compagnia in ottima forma.
Eppure non decolla, nonostante i bravissimi danzatori, la bella coreografia, gli eleganti costumi...la musica è noiosa e dopo poco tutto si colora di grigio. Che non è il nero cupo delle streghe del Macbeth. E' solo grigio.

Masa Kolar fa un buon lavoro, costruisce una drammaturgia, sicuramente supportata da Maja Marjancic, che ha una buona alternanza di scene, registicamente parlando, usa i danzatori al meglio, sottolineando di ognuno i pregi e nascondendo i difetti, riesce a raccontare la storia e a rendere leggibili sfumature di lessico difficili da rendere in danza ma lo spettacolo resta noioso. E mi dispiace molto.

E mi dispiace soprattutto per il fatto che le sue prove mi hanno finora sempre convinto e speravo di poter continuare così.

I bei costumi di Petra Dancevic Pavecic sono aiutati dal buon disegno luci di Dalibor Fugosic, qua e là forse un po' troppo tetro; d'effetto e interessante la struttura scenica girevole ideata da Jasmina Holbus, che molto guadagna anche dall'illuminazione.
Venendo ai danzatori ho trovato sempre più maturo e interessante Ali Tabbouch, un Macbeth affascinante e potente; stesso dicasi per la Lady Macbeth di Ksenija Duran Kutrova; belle e unisone le Streghe interpretate da Nina Lilek, Marta Voinea Cavrak e Laura Orlic...almeno spero di aver capito il senso nell'ordine dei loro nomi pubblicati sul sito, visto che il programma di sala, come al solito, non specifica meglio chi danza quale ruolo...

Spero che si sia trattato solo della troppa tensione dovuta ad un debutto così importante e che le prossime prove possano essere il necessario e auspicabile riscatto per una coreografa così sensibile e raffinata

Teatro pieno, pubblico applaudente ma senza particolari slanci


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