domenica 4 gennaio 2015

LA FAMIGLIA ADDAMS 03/01/2015

Locandina dello spettacolo

Parto molto ben disposto: adoravo La famiglia Addams quando venivano trasmessi i telefilm in bianco e nero, così come ho amato il film con Angelica Houston...sono un fan ed un appassionato anche del cartoon...e poi assomiglio anche allo Zio Fester!! D'altro canto, conoscendo bene la storia, le ambientazioni e i personaggi ideati da Charles Addams ero atterrito all'idea di vedere due personaggi televisivi - per me che non ho la televisione - nei ruoli principali...mi sono dovuto totalmente ricredere!

La versione italiana di questo ghostbuster di Broadway, scritto da Marshall Brickman e Rick Elice, sulle partiture di Andrew Lippa, è divertente, molto piacevole nonostante le sue 3 ore di durata. Sono 3 ore spese bene, passate a ridere, battere il tempo e schioccare le dita...a condizione che vi piacciano gli Addams!

Lo spettacolo è perfetto per il mio gusto: apprezzo lo stile dell'humour, la qualità delle coreografie e la bellezza dell'allestimento. Ecco, per cambiare, vorrei partire proprio da questo.

Quando si apre il sipario, i protagonisti sono tutti schierati ma di schiena. Appena si girano il colpo d'occhio offerto dagli splendidi costumi disegnati da Antonio Marras è strepitoso: Swarovski ovunque, tagli sartoriali impeccabili, fantasia e classe al tempo stesso. I singoli costumi creati per i fantasmi degli antenati sono fantasia e cultura allo stato puro. Lo stesso dicasi per l'impianto scenico ideato da Guido Fiorato, nel quale primeggiano scheletri, lapidi, ossa varie e tombe di famiglia: belle, spettrali ma eleganti al tempo stesso. Ultima doverosa citazione per le bellissime luci di Marco Filibeck, degne di un concerto rock, inspessite e sottolineate dal fumo, che rende le atmosfere ancora più magiche e fantastiche.


Un inciso a parte lo meritano le bellissime coreografie di Giovanni Di Cicco. Finalmente un coreografo che non prende sottogamba il musical e che non si limita a mettere assieme soltanto un po' di passi. Di Cicco è riuscito ad inserire perfettamente la danza contemporanea nel musical, senza che l'una o l'altro stridessero in questo matrimonio sperimentale. I danzatori sono di buona scuola ed hanno perfetta consapevolezza del loro corpo e di quello che sa esprimere. Si vede che anche il regista ha molto apprezzato perché, per animare un po' gli assoli di canto, spesso fa entrare singoli danzatori in controscena.

Venendo alla regia di Giorgio Gallione vorrei ringraziarlo per aver portato la cultura del teatro di prosa, maturata in anni di direzione artistica del Teatro dell'Archivolto di Genova, senza prosopopea, bensì arricchendo l'operazione di eleganza e buona recitazione, generalmente assente nelle produzioni nostrane. Lo spettacolo è curato fin nei dettagli, compresi i fuori sipario necessari ai cambi di scena, e le piccole trovate per mettere in scena, ad esempio, anche il cugino Itt. Il testo che Stefano Benni gli ha tradotto e adattato è scorrevole e arguto, come la sua regia. Bravo!

Venendo al cast, non essendo uso agli spettacoli televisivi, non sapevo cosa aspettarmi da Geppi Cucciari nel ruolo di Morticia: è stata molto diversa dall'immagine tradizionale che ricordavi, ma ugualmente fatale e deus ex machina dell'intera vicenda, nonché manovratrice del povero Gomez, al secolo Elio, irresistibile, perfetto affabulatore di folle e, ovviamente, ottimo cantante.  Molto bene anche gli interpreti degli altri ruoli: la Mercoledì di Giulia Odetto, dalla voce perfetta per i musical; suo fratello Pugsley interpretato egregiamente dal giovanissimo Emanuele Ghizzinardi; la fantastica Nonna Addams (anche se non si sa di chi è la nonna...) che vive grazie alla simpatica verve di Sergio Mancinelli; la bella voce da soprano leggero di Clara Maselli nel ruolo di Alice Beineke, futura suocera di Mercoledì. Un plauso particolare alle grandi doti attoriali di Pierpaolo Lopatriello nel ruolo dello Zio Fester.  Bene anche Andrea Spina, Paolo Avanzini e il quasi muto Lurch di Filippo Musenga che alla fine dello spettacolo ci regala la sospresa di avere una voce...anche ben impostata!

Teatro stracolmo e, dato che lo spettacolo resta in scena al Politeama Rossetti di Trieste fino all'11 gennaio, vi consiglio caldamente di non perdervelo: anche se non conoscete le vicende della Famiglia Addams vi godrete lo stesso una bella, bellissima serata


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