mercoledì 23 novembre 2022

TUTTO SUA MADRE mercoledì 23 novembre 2022

 Locandina dello spettacolo 

È un piccolo gioiello. Beh, piccolo mica tanto: un'ora e venti di monologo senza respiro! È un grande testo teatrale, interpretato da un piccolo attore....no, piccolo solo di statura: la sua interpretazione è grande, grandissima, capace di passare attraverso un'infinità di personaggi grazie soltanto alla voce e alla mimica. Quindi, un grande testo teatrale, per una grande attore sostenuto da un grande regista! Sì, direi che così ci siamo.

La storia di Guillaume, impersonato dall'enorme Gianluca Ferrato, o meglio il suo destino, si capisce abbastanza velocemente: basta ascoltare la Madre quando chiama la famiglia per mangiare "Ragazzi e Guillaume: a tavola!" a sottolineare che Guillaume non è un ragazzo. Chi è allora? Un figlio diverso, più fragile degli altri, da isolare, da proteggere, forse una figlia imprigionata nel corpo di un figlio. Ma è proprio così? Oppure è solo una proiezione? Ripercorre tanti cliché psicanalitici che hanno incastrato per anni noi omosessuali: la mamma dominante, il papà assente, il confronto con i compagni maschi, la solidarietà delle ragazze...chi di noi non ha sentito tutto ciò? Chi di noi non ci si è riconosciuto? Chi di noi non è stato bullizzato dai compagni, costretto a giocare a pallone e spesso "crocchiato de botte", sognando invece di poter soltanto ascoltare musica, chiuso - e protetto - nella propria cameretta? Ma è proprio questo che vivrà anche Guillaume, gay predestinato? Posso soltanto affermare che, come spesso accade, non c'è una verità univoca.


Per non rovinarvi la sorpresa del bellissimo finale, posso solo invitarvi ad andare a teatro per vedere questo monologo incredibile, ribadendo che Gianluca Ferrato è un attore straordinario, su cui gli anni continuano a stratificare qualità e vita, spessore e tecnica, anima e sapere: bravo Gianluca che ci hai condotto in un unico respiro in questa vicenda notevole e strabiliante, roboante di personaggi fino al liberatorio vaffanculo finale.

E bravo Roberto Piana che firma una regia guizzante di idee, dal ritmo instancabile e dalle infinite trovate. E ancor più bravo per aver voluto credere nelle capacità di Gianluca e nella grandezza della piece scritta da Guillaume Gallienne rischiando capitale proprio per produrre lo spettacolo. Ce ne fossero di più di persone come te!



lunedì 21 novembre 2022

L'UCCELLO DI FUOCO e LA SAGRA DELLA PRIMAVERA sabato 19 novembre 2022

Locandina dello spettacolo 

La prima delle due serate dedicate alla danza è un successo e non possiamo che complimentarci con la direzione del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, dell'omonima città, per le scelte sempre coraggiose e lontane da logiche di mero sbigliettamento e facili titoli. La prima compagnia che vediamo è il Ballet Biarritz diretto da 24 anni da Thierry Malandain.

La serata inizia con una composizione di Thierry Malandain che è solo forma, senza sostanza. Le cose vanno meglio all'inizio, quando in scena c'è tutta la compagnia ed esce fuori il mestiere e l'abilità di Malandain nel gestire il corpo di ballo. Ma quando si passa a formazioni ridotte, aldilà della grande musicalità del coreografo, nulla riesce ad eguagliare la meravigliosa composizione di Igor Stravinskij,

La seconda parte, una creazione di Martin Harriague che cura anche le scene e le luci (queste ultime assieme a François Menou, costumi Mieke Kockelkorn), ci tira un bel cazzotto in pancia, quello che spero sempre di ricevere quando mi scomodo da casa per andare a teatro. E non deve essere per forza doloroso, anzi. Ma l'apatica indifferenza, quella no. Così già dai primi movimenti si capisce che siamo di fronte a qualcosa di strano, qualcosa di arcaico, un rito che viene  condiviso con noi: l'intento di Stravinskij è totalmente rispettato e noi pubblico capiamo di essere soltanto dei voyeurs ammessi a guardare senza poter partecipare. Il coreografo sa far crescere il ritmo, sa incalzare, sa sorprenderci e spaventarci come quando con una piccola esplosione fa sobbalzare tutti gli spettatori comodamente seduti sulle poltrone.







Poco importa chi sono l'uomo saggio e la donna anziana, o la giovane che verrà sacrificata (una strepitosa Patricia Velazquez, sbattuta da un carnefice all'altro o frullata senza pietà da altri ancora) o i suoi adepti/compaesani. Quello che importa è che siamo testimoni di un rito ancestrale, temibile e potente, forse l'unico cui potremo mai assistere. Sperando che sia salvifico per tutti noi.

Bravo Martin Harriague, veramente bravo! 




venerdì 18 novembre 2022

7 SPOSE PER 7 FRATELLI venerdì 18 novembre 2022

Locandina dello spettacolo 

Non mi dilungherò molto, perché è uno spettacolo che va visto.

Luciano Cannito è riuscito a stamparmi in faccia un sorriso ebete per due ore e trenta minuti grazie alla sua regia che non cede mai, per le coreografie strepitose eseguite con rigore invidiabile dalle grandi compagnie di danza, per la bravura di TUTTI gli interpreti, per una produzione che meriterebbe di girare tutta l'Italia per poi ricominciare nuovamente a girarla e ancora, e ancora.

La storia è ultra nota grazie alla versione cinematografica che tutti abbiamo visto e non ha alcun senso che io sia qui a raccontarvela nuovamente.


Vi invito di cuore ad inseguire questo spettacolo ovunque lo facciano e a godervi il piacere, la leggerezza e la bellezza che vi procurerà. Resterà a Trieste fino a domenica20 novembre e tornerà in regione a Udine dal 2 al 4 dicembre: non perdetelo!


Ineccepibili e grandiosi Diana Del Bufalo come Milli e BAZ come Adamo ma bravissimi tutti gli altri performers! Belle le scene di Italo Grassi, adeguati i costumi di Silvia Aymonino, eccellente la direzione musicale di Peppe Vessicchio




lunedì 14 novembre 2022

GALA DEI DANZATORI DEL TEATRO NAZIONALE SLOVENO DI LUBIANA domenica 13 novembre 2022

È stato emozionante vedere il Teatro Malibran di Venezia pieno in ogni ordine e posto! Segno chiaro che la direzione artistica di Michela Barasciutti
ha colpito nel segno, proponendo uno spettacolo di forte richiamo e di indubbio interesse.

In questo caso il palco era tutto per i danzatori del Teatro Nazionale Sloveno di Opera e Balletto di Lubiana e dei due fuoriclasse Anastasia e Denis Matvienko, attualmente ospiti dello stesso teatro, dopo la decisione di abbandonare il Teatro Marinsky di San Pietroburgo e la Russia di Putin...

La serata ha visto una maggioranza di coreografie di Renato Zanella, direttore del corpo di ballo, ma ha lasciato spazio anche alla maestria di coreografi come Edward Clug, Jacopo Godani, José Carlos Martinez, Leo Muijc e ai giovani Lukas Zuschlag e Filippo Jorio.

Come spesso nei galà, non c'è un filo conduttore o una trama da seguire, quindi comanda la bravura degli interpreti, il loro talento nel catturare lo sguardo del pubblico nei pochi minuti che dura un assolo o un passo a due. E, nonostante qualche incertezza iniziale dovuta probabilmente alla pendenza del palcoscenico - cari colleghi stranieri, ora capite cosa tocca a noi italiani? :-) - sono riusciti ad ammaliarci. In qualche coreografia più, in altre meno, ma tutti i danzatori sono riusciti a tirar fuori il loro meglio. È risultato insolito che, a chiudere la serata, non siano stati i Matvienko ma un lungo, seppur bellissimo, passo a due di Zanella sull'ultra noto Adagietto di Gustav Mahler...

I danzatori sono stati tutti bravissimi e li cito in ordine di apparizione: Tjasa Kmetec, Lukas Zuschlag, Erika Pinzano, Lukas Bareman, Chie Kato, Filip Juric, Petar Dorcevski, Nina Kronberger, Kenta Yamamoto, Filippo Jorio, Anastasia e Denis Matvienko.