Ecco, la MM Contemporary Dance Company, andrebbe fatta circuitare con obbligo di Legge in tutti i teatri italiani con almeno una replica per stagione, perché questa è danza di tale qualità che deve essere diffusa e vista da tutta la popolazione! Ancora di più se in scena c'è un capolavoro assoluto come Elegia di Michele Morelli.
Alcune coreografie sono più intense di altre, alcune sono più ballate, altre ancora sono più o meno riuscite ma quando si è di fronte ad un'opera di altissimo livello ne è conscio anche lo spettatore meno esperto e, infatti, l'altra sera al Teatro Comunale di Cormòns, non volava una mosca durante la replica di Elegia. Enrico ci ha presentato un lavoro pensato dopo la pandemia che rapisce per la bellezza del tutto, dal connubio musicale tra alcune pagine di Frederick Chopin e altre elettroniche di Giuseppe Villarosa che si fondono magicamente una nell'altra ai costumi semplicissimi, quasi invisibili e invece così presenti e preziosi (le nervature dei body!!) disegnati da Nuvia Valestri, dal disegno luci di Carlo Cerri elegante e modernissimo, al soffiato/strusciato della voce di Isidora Balberini che sussurra poesie di Mariangela Balbieri. E la coreografia. Avrò bisogno di rivederla almeno un paio di altre volte per poterne parlare perché i miei occhi, i miei sensi erano rapiti ed estasiati da tanta bellezza: danzatori magnifici, passi costantemente nuovi, fluidità e forza, dolcezza e rigore, slancio e abbandono...no, veramente faccio fatica a sintetizzare. Un immagine su tutte: Nicola Stasi, splendido, solleva da terra Emiliana Campo, afferrandola dal bacino, e continua a raccoglierla, scollandola dal pavimento come fosse un tessuto bagnato...inusuale la presa e sensazionale l'effetto! Ma, davvero, posso solo sminuire attraverso le mie parole e vi supplico: andate a vedere questo gioiello, rincorretelo ovunque verrà ancora replicato...Un piccolo estratto anche se non gli rende assolutamente giustizia! Bravo Enrico e grazie, che meraviglia che ci hai regalato!
Mauro Bigonzetti in Ballade, che chiude il dittico, racconta l'atmosfera dei suoi anni '80 che poi sono anche i miei e quelli di Silvia Califano che ne disegna i gradevoli costumi citandoli dal suo stesso vissuto. Sono gli anni in cui Pier Vittorio Tondelli fa sentire noi gay non più soli ma degni di far parte anche della letteratura contemporanea italiana, contestualizzandoci in una società fatta di abusi di droga, di libertà sessuale e di infinite possibilità, grazie anche ad una classe politica che legittimava tutto, fino a fare esplodere il debito pubblico italiano... Bigonzetti è uno dei coreografi italiani più conosciuti anche all'estero e ben ha fatto Michele Merola a prendere questa coreografia nel repertorio della compagnia. La composizione scorre via piacevole, con il mestiere che Mauro spadroneggia, la sua vis umoristica e la leggerezza che lo contraddistingue.
Tutto ciò è abitato e vissuto da dieci danzatori straordinari, alcuni proveniente dalla splendida fucina che Michele ed Enrico hanno ideato e continuano ad animare che si chiama Agorà Coaching Project. Doveroso, un obbligo e un piacere citare tutti gli strepitosi danzatori della MM Contemporary Dance Company Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa e Leonardo Zannella. Un ultimo plauso va a Michele Merola, titolare della compagnia che, contrariamente a tanti altri coreografi, cerca di non fare della sua una compagnia solo d'autore ma cede il palco a colleghi fidati e stimati: bravo Michele, talentuoso e generoso, merce rara nell'edonismo contemporaneo.
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