Locandina dello spettacolo
Un viaggio attraverso le storie, il fascino e soprattutto la musica.
Ecco, a parte la prima parte, per il resto mai frase di presentazione poteva essere più azzeccata.
Chiara Noschese cura il progetto narrativo e la regia anche se di narrazione, a parte il credibile cammeo iniziale di Martina Colombari, non c'è traccia.
Questa è stata la prima sorpresa: mi aspettavo di vedere sfruttata soltanto la bellezza di Martina Colombari. Invece nelle poche battute che dice ho l'impressione che stia diventando una brava attrice...ma, non avendo la televisione, non posso dire molto altro. In ogni caso, nel corso dello spettacolo, balla senza differenza rispetto ai più titolati colleghi tersicorei. Quindi se la sua presenza voleva essere un richiamo per il grande pubblico, tanto di cappello perché è presente, senza invadere un campo che non è il suo.
Tornando allo spettacolo - che sarebbe meglio definire "concerto coreografato" - tutto fila liscio, con grande maestria e dispiego di mezzi.
Proiezioni e luci bellissime di Maurizio Fabretti, costumi elegantissimi di Emporio Armani (a parte uno che faceva sembrare incinta colei che lo indossava), coreografie scoppiettanti, adeguate e strepitose ad opera di Eleonora Lombardo, e su tutte una direzione musicale inappuntabile ad opera di Simone Manfredini e un sound design eccellente di Armando Vertullo.
Prima riflessione: eh si, nel musical, i soldi fanno la differenza.
Seconda riflessione: quanti bravissimi protagonisti nostrani sono nati e cresciuti a partire dal "A chorus line" della Compagnia della Rancia?
Terza riflessione: riusciranno ad avere un adeguato futuro in questo irriconoscente paese?
Ma che bravi.
Che bravi!
CHE BRAVI! La Taverni in azione
Tutti gli artisti in scena sono delle macchine vocali sulle quali primeggia Francesca Taverni: vocalmente capace di tutto, ma anche ottima ballerina e con grande presenza scenica, indimenticabile in "The winner takes it all". Brava!
Seguono a ruota tutte le star italiane delle quattro principali produzioni che Stage Italia ha messo in scena negli ultimi anni: Loretta Grace, Arianna, Marina Maniglio, Lucia Blanco, Elisa Lombardi e Chiara Materasso per il versante femminile; Michel Altieri, Michele Carfora, Timothy Martin, Gabrio Gentilini, Massimiliano Pironti e Giacomo Angelini in quello maschile. Se all'inizio dei nostri performer potevamo dire che erano bravi cantanti o attori o ballerini, ora dobbiamo riconoscere a tutti loro un'abilità a tutto tondo: sono tutti eccellenti...almeniìo in quello che ci hanno fatto vedere!
Volendo regalare qualche stella di benemerito direi che sono rimasto colpito dalla verve "danzereccia" di Gabrio Gentilini e di Massimiliano Pironti; dalle voci potenti di Loretta Grace e Timothy Martin,, in particolare in "Disco inferno" tratto da "La febbre dl sabato sera"; dalla navigata esperienza di Michel Altieri e Michele Carfora, ad esempio nel "I have a dream" tratto da "Mamma Mia" degli Abba che apre il secondo tempo; ancora la Taverni e la Grace in un "Dancing queen" quasi a cappella di rara bellezza.
Completano la serata 8 danzatori di grande qualità, che integrano, supportano, arricchiscono le varie scene musicali tratte oltre che da Mamma mia e La febbre del sabato sera, anche da Sister act e da La bella e la bestia. Veramente una bella serata all'insegna della qualità musicale, all'insegna del divertimento, della leggerezza e della simpatia!
Il pubblico riempiva solo mezza sala, ma nel finale ha applaudito e partecipato come fosse all sold out! Bravi triestini: la qualità sapete ancora riconoscerla
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