Divertente! Anzi, no: divertentissimo!!
Due ore abbondanti di risate, musica gradevole e grandi interpreti per questo musical ospitato al Politeama Rossetti di Trieste dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
La strasposizione dal film di Mel Brooks, autore anche dei testi e delle musiche della versione teatrale, è fedelissima al blockbuster che molti di noi conoscono praticamente a memoria, io incluso! In effetti, durante lo spettacolo, sembra di assistere ad una replica del Rocky Horror, tanto il pubblico precede le battute degli interpreti o le sottolinea coralmente! E anche questo aspetto aggiunge piacevolezza alla serata Per tutto ciò dobbiamo dire grazie alla Compagnia della Rancia e quindi agli inossidabili Saverio Marconi e Michele Renzullo che, oltre ad aver contributo in maniera notevole alla diffusione del genere musical in Italia, continuano a rischiare in proprio e a produrre lavori di alto livello professionale.
Il musical è un genere facile (non me ne vogliano gli appassionati e sfegatati programmatori) che deve le sue fortune presso il grande pubblico proprio grazie a questo: arriva dritto alle orecchie, agli occhi e al cuore, ma non lascia grandi tracce se non melodiche. Non è un caso che i prodotti più evoluti che affollano l'Off Broadway siano appannaggio di pochi spettatori e restino prodotti di nicchia, seppur di notevole fattura, creatività e finezza.
A cominciare dalla strepitosa Elisabeth di Giulia Ottonello: strepitosa nell'utilizzo dello strumento vocale che trasforma dalla voce di Paperina a quella di un decorosissimo soprano; disinvolta e teatralmente abilissima nel costruire il personaggio di una snob assatanata di sesso. Proprio brava: io che snobbo per partito preso i figli dei format televisivi....
Le fa compagnia un adeguato Roberto Colombo nei panni di Federick Frankenstein, suo fidanzato nonchè nipote del realizzatore del Mostro, interpretato da Fabrizio Corucci, un baritono bravo quanto spiritoso nel prestarsi a questo ruolo "ingrato". Per non parlare di come riesce a diventare brutto, il bel Mauro Simone che cerca di essere quanto più possibile aderente all'indimenticabile Marty Feldman, l'Igor cinematografico, e che ha dalla sua un mestiere inaffondabile.
Devo citare ancora la puntuale Altea Russo nei panni di Frau Blucher (ihhhh = nitrito di cavallo), vero deus ex machina di tutta la vicenda, e Valentina Gullace, una Inga bella e brava come tutti vorremo fosse la nostra assistente. Di loro due dobbiamo sottolineare la voce dal bel timbro e dalla tecnica sicura e la grande presenza scenica, ma dobbiamo dirlo anche di tutti gli altri interpreti: Felice Casciano, Davide Nebbia, Michele Renzullo, Giorgio Camandona, Paola Ciccarelli, Francesca di Cresce e Anna Bodei. Bravi!
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