Beh, tutti quelli che come me sono nati negli anni ´60, che sono cresciuti a suon di disco music, che considerano Gloria Gaynor e Donna Summer vicine di casa, DEVONO andare a vedere PRISCILLA, LA REGINA DEL DESERTO! Aggiungo che se siete gay qualche situazione e qualche atmosfera vi fará storcere il naso perché sembra di essere ancora nella preistoria dei diritti omosessuali (ops, scusate. dimenticavo, siamo in Italia, quindi non noterete nessuna differenza...), ma avete sicuramente una ragione in piú per andare a passare 2 ore e 30 minuti di leggerezza, colore, fantasia...
La trama dello spettacolo é, come in molti musical, di una fragilitá e di una banalitá sconcertante, ma arrivando a teatro preparati e senza la convinzione/speranza di assistere a "I masnadieri" di Schiller, si possono passare bei momenti lasciandosi trasportare, travolgere, sopraffare dalla grande energia che gli interpreti spendono: dal primo dei cantanti all´ultimo dei ballerini!
Il cast é superlativo!
Partiamo da un magnifico e perfetto sosia di Terence Stamp che ha interpretato il ruolo di Bernadette, Simone Leonardi, il cui personaggio sembra creato su misura per lui: voce piacevole, grande presenza e la fortuna di poter declamare le battute piú travolgenti de film durante lo spettacolo! Segue a ruota una delle star italiane del musical: Antonello Angiolillo nel ruolo di Tick/Mitzi, il gay confuso che ha alle spalle una moglie e un figlio: voce timbrata e ben educata, presenza scenica sciolta, discreto ballerino e simpatico showman! Scopriamo con piacere la "statua vivente" del gruppo: lo scultoreo Mirko Ranú che interpreta Adam/Felicia, la pazza del trio: bravo cantante, ottimo ballerino, bello come il sole...cosa gli manca? Completa il quartetto di protagonisti l´adeguato Nicola Ciulla nel ruolo di Bob, l´uomo di cui Bernadette si infatua, ricambiata.
Fantastiche le 3 vocalist, le Divas. Tutti gli altri interpreti sarebbero ugualmente da citare, ma vi rimandiamo alla locandina.
Ma i veri protagonisti dello spettacolo sono i costumi: infiniti per quantitá, impensabili per fantasia creativa, inclssificabili per stile o colore....veramente magnifici!! La prima lode dello spettacolo va quindi a Tim Chappel e Lizzy Gardiner che firmano questo delirio a occhi aperti. Riuscitissime anche le scenografie ad opera di Brian Thomson, che crea un mondo e un bus per le nostre Drag Queens che neanche la Barbie dei tempi d´oro poteva sperare di avere: bellissimo e coperto di led su tutti i lati, sui quali scorrono immagini, colori e animazioni.
Adeguate e divertentissime le coreografie di Ross Coleman e Andrew Hallsworth che danno il loro meglio nella canzone "Go West" dei Village People.
Coerente ed efficace la regia di Simon Phillips, autore di questo spettacolo che é in scena dal 2006!
Infine, dobbiamo rivolgere una lode alla Mas di Daniele Luppino per aver prodotto questo musical imponente, senza badare a spese, e alla direzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia per aver portato a Trieste, unica altra cittá italiana dopo Milano e Roma, questo spettacolo faraonico e di ottimo livello: grazie!
In ultimo: non credete alla leggenda metropolitana, ci sono ancora biglietti per tutte le recite fino al 26 maggio, quindi andate a comprarli, ne vale proprio la pena!!